curiosità stroriche padovane  1°

ANTICHE FAMIGLIE BORGHESI PADOVANE

Corradini. - Un'antica cronaca anonima dice che i Corradini provenienti da Este si stabilirono a Padova fino -dal 1200. A questa stirpe apparteneva un frate Bartolomeo Corradini il quale nel 1237 dedico ogni sua opera e pensiero per la libetil di Padova oppressa da Ezzelino. In una casa di proprietà di un tale Antonio Corradini situata presso al Ponte delle Torricelle esisteva' una lapide che rammentava questo nobile frate: II cronista Sforza che scriveva'nel 1600 dice che al suo tempo esistevano in Padova tre rami di questa famiglia, uno abitava in via Mezzocono (ora S. Pietro), uno alle Torricelle, ed il terzo in via S. Bernardino (ora Zabarella). A quest'ultimo' ramo apparteneva un Marco Antonio Corradini. notaio il quale 8i chiamava anche Bonaccorsi. E ricordato un Ercole Corradini legista insigne che nel 1576 restauro i beni della famiglia che erano stati assai danneggiati. Un Andrea Corradini era professore dell'Università nel 1648. Alcuni Corradini si trasferirono a Bassano dove occuparono posti distinti.

Menegazzo. -Antichi buoni e ricchi popolani divenuti poveri causa Ie guerre, e -dice 10 storico Ongarello, che non impoverirono per guerre in difesa della patria, ma causa quelle disgraziate guerre civili che imperversarono nella nostra citta negli ultimi anni della Repubblica Padovana (1300-1316). I Menegazzo erano sempre in lite con Ie famiglie Torcoli e Mazzuchi chi, e quindi si ridussero in miseria spendendo tutto quanto possedevano per sostenersi armati e armare loro amici, per acquistare aderenze e per pagare uomini ,d'arme. Un ramo dei Menegazzo esisteva a Padova fino dal 1081 e figurano fra i consiglieri della Repubblica. Avevano uno stemma azzurro con un leopardo d'oro circondato da molte stelle. II Portenari nella sua opera intitolata «Della felicita di Padova dice che nel 1275 i Menegazzo facevano parte del Collegio dei Giudici ed erano due fratelli Alessandro e Giambonetto Menegazzo entrambi abitanti alle   TorricelIe. Diverse famiglie popolane di tale cognome esistono ancora a Padova e certamente discendono da quell'antica stirpe.

Cortivo. -Famiglia oriunda da Legnaro e stabilitasi a Padova fino dal 1400 dedicandosi alla professione di notai da padre in figlio per oltre duecento anni. Secondo il cronista Sforza nel 1617 i Cortivo erano divisi in tre famiglie, tutte di poca ricchezza benché i loro capi fossero dediti ad onoratissime professioni. Vi era in quel tempo un Claudio Cortivo, dottore in legge che abitava al Santo, un Orlando, notaio che aveva due figli uno dottore in legge ed uno in filosofia. In un manoscritto autentico, dice 10 Sforza, si legge che un Benedetto Cortivo fu nominato arbitro dal Comune di Piove di Sacco per intervenire ad un accordo per una lite sorta fra esso Comune e Ia città di Padova. Molte famiglie Cortivo esistono ancor oggi a Padova e certamente discendono da una o l'altra di queste tre onoratissime.

Negri. -Gli storici Portenari ed Ongarello scrissero che nel 756 prima del 1000 venne al seguito di Desiderio re dei Longabardi un certo Obizzo che per il suo valore era diventato capitano e cavaliere. Costui si stabili a Padova ed ebbe due figlie, e come usavasi in quel tempo che da un difetto o da una perfezione, da una virtù o da un vizio derivava un soprannome che poi diveniva cognome, cosi essendo uno dei figli di Obizzo di colorito abbronzato venne chiamato Negro ed i suoi discendenti Negri. Questa famiglia fu sempre fra Ie piu onorate di Padova e venne inscritta al Consiglio di città nel 1081. Nel 1237 Pietro dei Negri venne fatto imprigionare da Ezzelino da Romano, assieme a due suoi fratelli, per gelosia della loro potenza. Invitati dal tiranno i tre Negri con altri illustri padovani con cortesi parole ad allontanarsi dalla città per pochi giorni onde purgarsi dai sospetti sorti su di loro, promettendo che Ii avrebbe richiamati dopo pochi giorni ed offrendo loro ospitalità in uno dei suoi castelli essi accettarono, ma quando furono cola vennero tenuti prigionieri e ritornarono a Padova solo nel 1256, dopo 19 anni, quando cadde Ezzelino.

Minozzi. -Le famiglie. di questo cognome esistenti a Padova sono numerosissime solo nell'elenco degli elettori politici ed amministrativi del nostro Comune si trovano inscritti ben quaranta Minozzi. II Dolcetti nel suo «Libro d'argento» dice che questa famiglia e oriunda da Bologna e fra essi fu celebre un Marcello Minozzi maestro di musica del 1600 che lasciò una raccolta di composizioni intitolate: Salmi, sinfonie ecc. Altro celebre artista fu Bernardo Minozzi nato nel 1699 pittore di gran merito e intagliatore all'acquaforte, che lascio numerose sue opere e che mori a Bologna nel 1766. Flaminio Innocenzo Minozzi figlio del suddetto Bernardo fu pittore di gran merito ed a soli quindici anni aveva già ottenuto un grande premio. Egli supero il padre nella tecnica pittorica e ne fanno fede i suoi numerosi lavori sparsi nelle chiese e nei palazzi di Bologna. Un ramo dei Minozzi si trasferì a Piove di Sacco ed a Padova, dal quale certamente provengono i numerosi Minozzi ancor oggi viventi nella nostra città.

 

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Ignazio Sommer (Merzio)